Venezia, ca. 1430/35 - Ascoli Piceno, 1495
La formazione
Si pensa sia stato apprendista di Antonio Vivarini, Giovanni d’Alemagna e Bartolomeo Vivarini e probabilmente allievo o almeno conoscitore di Francesco Squarcione e della sua bottega.
Biografia
André Chastel: le opere di Francesco Squarcione (Padova 1397 - 1468) sono caratterizzate dalla “…volontà di incorniciare le figure entro nicchie, archi, edicole pesanti, abbondantemente sagomate e intagliate a festoni di frutta e a fiori vistosi; [dalla...] preferenza incessante per le forme taglienti e spezzate, per le pietre, per i coralli, per i metalli ritagliati [e da] una certa propensione al patetico, ai volti dolorosi e ai gesti violenti.” Francesco Squarcione, Polittico de Lazara, 1449–52, Padova, Museo Civico
1430/35 : Carlo, figlio del pittore Jacopo, nasce a Venezia nella parrocchia di San Moisè;
1457: condannato a 6 mesi di carcere e 200 lire di multa per aver sedotto e convissuto con la moglie di un marinaio veneziano;
1465: risulta residente in Dalmazia, a Zara, dove giunge seguendo il pittore Giorgio Schiavone, dopo l’apprendistato dallo Squarcione;
1468: firma la sua prima opera marchigiana, il polittico di Massa Fermana, commissionato dal conte Azolini di Fermo, signore di Massa;
1470: firma e data il polittico della parrocchiale di Porto San Giorgio su commissione di Giorgio Salvadori, di origine albanese;
1470: esegue il Polittico di Fermo, di cui resta solo una Madonna col bambino nella Pinacoteca di Macerata;
1471: firma e data un polittico presente in casa di Giuseppe Clementi ad Amandola, disperso e forse corrispondente al polittico con la Madonna e i SS. Pietro e Gregorio esistente nella chiesa di San Gregorio Magno di Amandola;
1472: data la Madonna Erickson, proveniente forse dalla chiesa di San Domenico a Fermo;
1473: data il polittico di Ascoli;
1476: data un polittico oggi alla National Gallery di Londra e proveniente dalla chiesa di San Domenico di Ascoli;
1477: dipinge un pannello, oggi al Louvre, con San Bernardino da Siena o forse il Beato Giacomo della Marca per la chiesa dell’Annunciata di Ascoli;
1478: Carlo risulta essere residente ad Ascoli dove acquista per 10 ducati una casa nel sestiere San Biagio, vicino al Duomo. iI 26 maggio viene pagato per un dipinto , oggi non più identificabile per una chiesa di Monte Giberto, probabilmente la Madonna tra i SS. Giovanni Battista e Nicola da Bari descritta dal parroco Fulgenzio Atanasio Nicolini (29.01.1728). Nel 1827 il dipinto non è già più citato.
1482: firma e data la Madonna, parte di un polittico smembrato forse per la chiesa di Force e oggi ai Musei Vaticani;
1482: firma il trittico per la chiesa di San Domenico a Camerino, oggi diviso tra Brera, Francoforte e un’altra raccolta;
1483: a Camerino Carlo si impegna a dipingere una tavola per la chiesa di San Pietro di Muralto;
1485: data la Pietà Panciatichi oggi a Boston. Si ignora la provenienza;
1486: data l’Annunciazione per la chiesa dell’Annunciata di Ascoli, oggi a Londra;
1487: riceve un anticipo di 25 ducati dei 50 pattuiti per la tavola destinata alla chiesa di San Lorenzo di Castel Trosino;
1487: il 1 settembre muore l’unico figlio maschio di Carlo;
1488: Carlo fa testamento. A Camerino si impegna a dipingere il polittico della Madonna della Candeletta, oggi a Brera;
1488: realizza la tavola con la Consegna delle Chiavi per la chiesa di S. Pietro degli Osservanti di Camerino, oggi a Berlino;
1490: si impegna a dipingere una pala per la chiesa di San Francesco di Camerino. Ferdinando di Capua, poi Ferdinando II di Napoli, gli conferisce il titolo di Miles;
1491: Ranuzio Ottoni insieme al guardiano del convento di San Francesco commissiona a Carlo una pala d’altare detta Madonna della rondine oggi a Londra;
1491: data della tavola con la Madonna col bambino e i SS. Francesco e Sebastiano per la chiesa di San Francesco di Fabriano e oggi a Londra;
1492: realizza la tavola dell’Immacolata concezione forse della chiesa di S. Francesco a Pergola, oggi a Londra;
1493: Incoronazione della Vergine per la chiesa di S. Francesco di Fabriano, oggi a Brera;
1495: il 3 settembre risulta già morto perché in questa data Vittore ne reclama l’eredità al Comune di Ascoli;
1501/02: muore Vittore Crivelli;
1511: gli eredi si dividono i beni di Carlo secondo le indicazioni del suo testamento del 1488;
1524: Iuranda, sua moglie, risulta ancora viva.